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A chi serve il TELEPROMPTER ?

In un mondo altamente competitivo, comunicare in pubblico è sinonimo di:
precisione, chiarezza e sintesi.

Chi si accinge a parlare ad una platea necessita di grande preparazione, attenzione ai dettagli, massima concentrazione, capacità di gestire emozioni comunemente note come “sindrome da palcoscenico”. Per riuscire ad essere efficaci servono capacità personali, allenamento e degli ottimi stru-menti. I grandi esperti del palcoscenico, presentatori, politici, giornalisti, cantanti, attingendo all’esperienza teatrale, si appoggiano al ruolo fondamentale del suggeritore.
Il vecchio “copione” stampato su foglietti volanti ha lasciato il passo a un più pratico e tecnologico monitor integrato nel podio ma la vista di una persona con la testa china che legge un testo non conquista il pubblico più esigente. L’avvento di nuove tecnologie e nuovi materiali (vetri polarizzati e schermi di grandi dimensioni), permette oggi di uti-lizzare supporti visivi posti lontano dal relatore lasciandolo libero di muoversi e di guardare in maniera diretta il pubblico o le telecamere, trasmettendo maggiore senso di professionalità e coinvolgendo gli spettatori.

George Bush, Michael Jackson e più recentemente il presidente Obama,
sono solo alcuni dei nomi illustri che hanno imparato a utilizzare il Teleprompter per i loro interventi in pubblico.

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